Vinarius Academy: reportage Collio 2024
Vinarius torna nel Collio
In un anno speciale come quello del sessantesimo anniversario della Denominazione, Vinarius torna a visitare il Collio, territorio a cui era stato conferito il Premio al Territorio Vinarius nel 2016. Il prezioso riconoscimento era stato assegnato al Collio “Per essere stato protagonista e guida del rinascimento del vino italiano, per aver trasmesso ai propri vini lo spirito ed il carattere che ha permesso di vivere e prosperare in un luogo duro e difficile, per la capacità e la decisione necessari per riconquistarne il primato”.
Siamo quindi tornati, con un piccolo gruppo di enotecari provenienti da locali associati di Lombardia e Veneto, ospiti del Consorzio Collio, per incontrare, degustare, assaporare, esplorare queste particolari terre di confine. Con noi c’erano diverse giovani leve dell’associazione, alle prime esperienze con Vinarius e che non avevano ancora mai visitato il Collio, per i quali il viaggio è stato particolarmente formativo.
I partecipanti allo stage Vinarius nel Collio 2024: David Santamaria e Riccardo Poli di Dalsanta Enoteca Wine Club, Leonardo Gastaldi di Enoteca Un mondo di Vino, Andrea Terraneo dell’enoteca La Barrique e presidente dell’Associazione, Michael Villanueva e Alessandro Aloisi di Cantine Isola
60 anni di Consorzio Collio
La nascita del Consorzio Tutela Vini Collio risale al 1964, data in cui venne firmato l’atto notarile di costituzione. Per celebrare questo importante traguardo di impegno e valorizzazione della viticoltura e del territorio del Collio, durante tutto il 2024 sono stati organizzati dall’ente eventi, degustazioni, presentazioni istituzionali e incontri, che hanno coinvolto stampa, operatori del settore e wine lovers della Regione Friuli Venezia-Giulia e del territorio nazionale.
L’ultimo di questi è alle porte: il 23 Novembre 2024 si terrà a Gorizia Enjoy Collio 60° Experience, un percorso di degustazione che prevede assaggi di vini DOC Collio a scelta fra le aziende del territorio, accompagnati dai prodotti del Consorzio Tutela Formaggio Montasio DOP e del Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP. I biglietti sono disponibili qui.
Ricercare il territorio nel bicchiere
L’esperienza Vinarius in Collio si è incentrata su due punti focali: degustazione alla cieca e visita ai produttori in cantina.
La degustazione alla cieca, svoltasi nell’arco di due mezze giornate, è stata guidata da Michele e Gabriele di AIS FVG, che hanno orientato gli enotecari tra i diversi vini prodotti in questa mezzaluna che abbraccia la Slovenia, condividendo impressioni, aneddoti e informazioni tecniche.
Sono stati degustati in tutto un’ottantina di campioni, coprendo sia le varietà autoctone che internazionali: Ribolla Gialla, Pinot Bianco, Friulano, Malvasia Istriana, Pinot Grigio, Sauvignon e il blend Collio Bianco.
Questi momenti di assaggio e condivisione sono stati particolarmente apprezzati perchè, oltre a fornire un’ampia panoramica sui vini del Collio, hanno aperto il confronto tra i professionisti presenti: in particolare sui temi delle tappature, sui paragoni tra le varie annate e sulla “tipicità” (o sulla ricerca di) fornita dal territorio, spesso messa in secondo piano rispetto agli stili e alle filosofie dei produttori stessi.
La ricerca di un “filo conduttore” che legasse tutti questi vini bianchi di alta qualità (benché, come abbiamo avuto modo di assaggiare, nel Collio si producano anche ottimi rossi) ci ha accompagnati anche durante le visite in cantina e le serate in compagnia dei produttori.
Gli enotecari impegnati nella degustazione alla cieca dei vini del Collio
La Ponca
All’unanimità, secondo operatori e produttori del territorio con cui abbiamo parlato, al cuore dell’identità del Collio c’è la Ponca, una sorta di ingrediente magico che si trova nelle particolari conformazioni rocciose dei terreni tra Friuli e Slovenia.
Si tratta di un suolo composto da marne ed arenarie stratificate nei millenni, che conferiscono ai vini una caratteristica impronta di mineralità, salinità e freschezza. La Ponca agisce come una spugna per acqua e sali minerali e rende la zona del Collio ideale per la produzione dei vini bianchi e per la loro longevità.
Visite alle cantine produttrici del Collio
Ogni produttore è un piccolo mondo, e questo è ancora più vero in territori come il Collio, dove la grande varietà di vitigni e tecniche produttive permette ad ognuno di sperimentare ed affinare il proprio stile. Sono diversi i vitigni favoriti, i blend, le posizioni e esposizioni dei vigneti, filosofie e visioni, affinamenti (legno, cemento, acciaio, anfora…).
In comune ci sono la grande passione per il proprio territorio, l’ospitalità, la ricerca della qualità e di quel “filo” che faccia dire al consumatore e a noi che lo vendiamo: “questo viene dal Collio”.
Ecco i produttori che siamo andati a trovare in cantina:
Scolaris
Un’azienda ormai centenaria, nasce nel 1924 come cantina di imbottigliamento, per poi ingrandirsi negli anni fino a diventare anche produttrice, con 30 ettari di proprietà. Oggi sono responsabili di circa 600 mila bottiglie della Denominazione Collio DOC.
Ha un’ampia differenziazione tra le varie linee di produzione, con l’eccellenza rappresentata dalla linea Marco Scolaris.
Il loro obiettivo è quello di produrre dei vini varietali, facilmente identificabili e riconoscibili. Tra tutti, a colpirci in modo particolare è stata la Malvasia.
Komjanc Vini
Un’azienda familiare fondata negli anni Settanta da Alessio Komjanc, a cui negli anni 2000 si sono affiancati tutti e quattro i figli: Beniamin, Roberto, Patrik e Ivani, che si occupano di tutte le fasi produttive, dal vigneto alla commercializzazione, avvalendosi anche della consulenza enologica di Gianni Menotti.
La visita è iniziata dal vigneto, calici alla mano, proprio per trasmettere meglio il forte legame con il territorio e la grande cura posta per avere una materia prima di altissima qualità. La salinità era una firma riconoscibile in ogni bottiglia assaggiata.
Cantina Produttori di Cormòns
Ad accoglierci è stato Alessandro, enologo e direttore di questa importante cooperativa che riunisce 100 soci produttori di vini DOC Collio e DOC Friuli, che vanta ormai 50 anni di storia.
Alessandro ci ha portato a vedere direttamente alcuni esempi di vigne dei soci, che nelle colline circostanti hanno un’età medio-alta e vengono vendemmiati esclusivamente a mano. I reimpianti vengono comunque fatti, quando necessari, con lo stesso materiale genetico. La destinazione enologica di ogni vigneto è decisa dalla cantina, orientando le pratiche agronomiche per il miglior risultato possibile per ogni specifica tipologia di vino.
Venica & Venica
La personalità di Ornella è straripante come la sua passione nel raccontare la storia dell’azienda e dei vini di famiglia, che non potrebbero trovare miglior ambasciatore per questa cantina fondata negli anni ’30, che oggi conta circa 40 ettari di proprietà.
Da Venica si crede molto nei vini da monovitigno (con eccezione del blend iconico del territorio, il Collio Bianco) e ben 1/3 della produzione è dedicato al Sauvignon, essendo la zona di Dolegna particolarmente vocata per questa varietà, che viene declinata in 4 etichette diverse, ognuna con la propria espressione data dalla lavorazione in cantina.
Sturm
Siamo arrivati da Sturm con la pioggia e un cielo grigio che ben si intona al nome dell’azienda agricola, che in tedesco significa “tempesta” ma non è stato scelto con fini scaramantici, ma è il cognome della famiglia di origine austriaca, arrivata nel Collio a fine ‘800, che ancor oggi coltiva i 18 ettari di proprietà.
Nel 2015 a papà Oscar si sono affiancati i due figli Denis e Patrik, che hanno introdotto il regime bio, innovazioni in cantina e la creazione di due diverse linee di produzione: l’etichetta nera (vini classici, vinificazioni in acciaio con ricerca di eleganza e verticalità) e l’etichetta bianca (selezioni, certificati bio, vinificazione in legno e ricerca di evoluzione).
Molto interessante ritrovare questa ricerca di differenziazione anche interna nella degustazione comparata del friulano.
Come è andata? Parola agli enotecari
“Ho gradito particolarmente il fatto che siano state privilegiate le degustazioni alla cieca, perchè sono sempre un momento di confronto scevro da pre-condizionamenti. Quindi particolarmente utili a noi e alla nostra crescita professionale.
Leonardo Gastaldi, Enoteca La Barrique, Enoteca Un mondo di Vino, Orzinuovi BS
“L’identità Collio racchiude dentro di sé tante altre piccole identità, i produttori e i viticoltori, ognuno che trasmette la propria cultura, la propria filosofia che poi arrivano fino al calice
Riccardo Poli, DalSanta Enoteca Wine Club, San Giovanni Lupatoto VR
“Il filo conduttore è l’espressione del territorio: la Ponca friulana che dà freschezza, mineralità, sapidità, e quell’acidità importante per avere un prodotto in evoluzione, che possa avere una lunga storia
Michael Villanueva, Cantine Isola, Milano
“Per me è stata la prima esperienza con Vinarius quindi e stato tutto nuovo ma ho apprezzato particolarmente il format. Abbiamo incontrato tante belle realtà, scoprendo un territorio come il Friuli Venezia Giulia che oltre ad avere dei bianchi e dei rossi incredibili ha anche una cultura gastronomica che non mi è affatto dispiaciuta!
Alessandro Aloisi, Cantine Isola, Milano
Puoi vedere le interviste complete agli enotecari in questo video.
La Vinarius Academy
La possibilità di partecipare agli stage e agli eventi della Vinarius Academy, come lo Stage Collio 2024, è riservata alle enoteche associate a Vinarius.
A questo link sono disponibili le informazioni su come associarsi. Per ulteriori richieste scrivici a info@vinarius.it.
Qui puoi leggere i reportage degli stage che si sono svolti finora nel programma Vinarius Academy 2024:
Testi e immagini di questo reportage sono a cura di Silvia Benedet – silviabes