stage vinarius vini dell'alto adige

I vini dell’Alto Adige: reportage dello Stage Vinarius

Siamo arrivati a Bolzano in piena vendemmia, per passare tre giorni tra i vigneti e le cantine affacciati su montagne e castelli. Il paesaggio altoadesino ci avvolge e ci accoglie, così come, nonostante il periodo di lavoro intenso, ci accolgono produttori e cantine, dedicandoci tempo e cortesia. 

Vinarius in Alto Adige

L’Alto Adige si conferma per noi un territorio dove la ricerca della qualità è una costante che ritroviamo in tanti piccoli dettagli, dall’accoglienza ai vini degustati.

Da domenica 17 a martedì 19 Settembre otto rappresentanti delle enoteche Vinarius, provenienti da quattro regioni italiane diverse (Lombardia, Puglia, Veneto e Sardegna) sono stati ospiti del Consorzio Vini Alto Adige per uno Stage Vinarius. È stata un’occasione per approfondire i vini del territorio o per aggiornarsi su una regione dove non tornava da qualche anno: il programma Vinarius Academy è interamente dedicato alla formazione

Gli enotecari Vinarius degustazione vini Alto Adige in vigneto

Il gruppo in degustazione tra i vigneti, con vista sulla valle

I vini dell’Alto Adige

Le denominazioni dell’Alto Adige si sviluppano in una delle regioni vinicole italiane più piccole che offre però un mosaico quanto mai complesso e variegato di territori, vitigni, microclimi.

Si tratta infatti di un territorio ampio, con 5.700 ettari vitati, tra 200 e mille metri di altitudine, con 22 vitigni e oltre 150 tipologie diverse di suolo, capace di offrire dei prodotti eccellenti e di qualità certificata, con il 98% della superficie vitata tutelata dal disciplinare DOC.

Sono stati giorni molto intensi, perchè abbiamo potuto incontrare 9 produttori e assaggiare decine di vini, bianchi e rossi, dagli internazionali agli autoctoni. La varietà di vitigni è particolarmente ampia, ma abbiamo trovato i produttori attenti a dare ai vini l’impronta dell’Alto Adige e della tipicità che questo territorio può esprimere.

In visita 

L’accoglienza da parte dei produttori è sicuramente stata una dei punti forti di questo stage Vinarius in Alto Adige: nonostante la vendemmia, ringraziamo tutte le cantine che sono riuscite ad incontrarci per raccontare la loro realtà, degustare insieme a noi e rispondere alle nostre domande… soprattutto (ed è capitato più volte) quando le risposte comportavano nuovi assaggi! 

degustazione guidata in cantina alto adige

Degustazione guidata alla cantina Colterenzio

Tra domenica e martedì abbiamo visitato o incontrato: 

  • Cantina Kaltern, una cooperativa storica (fondata nel 1900)  sul lago di Caldaro, che può contare su 590 soci e su una grande varietà di vitigni e vini, per la creazione di tre linee di prodotto di qualità.
  • Castel Sallegg, una cantina dalla storia ancor più lunga, che risale agli inizi dell’Ottocento e ha nobili radici. Ci ricorderemo in particolare dell’assaggio della vigna Bischofsleiten, splendida ambasciatrice del suo territorio e graditissimo “fuori programma”
  • Cantina Colterenzio, altra cooperativa che racchiude 300 famiglie e 300 ettari vitati, dove comprendiamo meglio come in Alto Adige le cooperative abbiano un ruolo importante proprio nella ricerca e nell’innalzamento della qualità, piccola rivoluzione che per Colterenzio inizia dagli anni ’80. Oggi i suoi vini più identificativi sono Chardonnay, Sauvignon bianco, Pinot nero e Cabernet Sauvignon.
  • Manincor, una produzione di circa 380 mila bottiglie, all’insegna dell’approccio biodinamico per una qualità senza compromessi, sia in vigna che in cantina.
  • Tenuta Klosterhof, piccola cantina a gestione familiare, dall’approccio artigiano e raffinatissimo
  • Tenuta Ritterhof, al numero 1 della Strada del vino di Caldaro, cantina a gestione familiare che produce circa 380 mila bottiglie, sia da vigneti di proprietà che da fornitori fidati. Tutto qui ci parla di famiglia, di legami, di vino come prodotto culturale e identitario.
degustazione vino rosso alto adige

Degustazione guidata alla Tenuta Ritterhof

  • Nals Margreid, altra cooperativa dalla lunga storia: nasce come azienda privata nel Settecento, e negli anni Trenta del secolo scorso viene acquistata dai contadini stessi. Oggi, con 138 soci che custodiscono le vigne tra Nalles, nella Val d’Adige, e Magrè, produce oltre un milione di bottiglie. I bianchi si caratterizzano per freschezza e mineralità, mentre i rossi sono fruttati, eleganti e longevi.
  • Cantina Terlano, storica cooperativa con una lunga storia ormai sinonimo di qualità. Una loro prerogativa sono le rarità, ossia bottiglie speciali di vini bianchi invecchiati.
  • Cantina Kurtatsch, che ci ha fatto vivere la meravigliosa esperienza dell’esplorazione vitivinicola.

Esplorazione Vitivinicola: degustazione in vigna

Degustare un vino, con alle spalle la sua vigna, con i grappoli maturi e succosi, di fronte la valle verdeggiante e tutt’intorno le montagne e le nuvole che corrono veloci. È l’esperienza che abbiamo avuto l’occasione di vivere in compagnia di Paul della Cantina Kurtatsch, che è stato la nostra guida (o sherpa?) per la giornata.

Si chiama “weinexpedition“: è un’escursione tra i vigneti, per degustare i vini nei rispettivi vigneti di origine, che si trovano tra i 900 e i 220 metri. Nelle ripide vigne, su suoli ed esposizioni diverse, nascono vini che rispecchiano la loro inconfondibile provenienza: zona per zona, vino per vino. Un’esperienza che ha unito degustazione, agronomia e paesaggio, che non ci dimenticheremo facilmente.

degustazione in vigna alto adige

Esplorazione Vitivinicola

Come è andata? Parola agli enotecari

Gli Stage Vinarius danno la possibilità di vedere i paesaggi, di visitare le cantine, di farsi raccontare i vini direttamente da chi li produce, e di abbinarli con la cucina locale. Sono full-immersion che permettono di comprendere nel profondo valori e qualità dei vini, per poterli raccontare meglio ai clienti. 

Alcuni commenti dei partecipanti sull’esperienza

  • Era da molto tempo che desideravo tornare in Alto Adige e questa è stata l’occasione per tornarci. Avevo voglia di rivedere questi luoghi puliti, silenziosi e ordinati, e così è stato. Cantine, persone e vini stupendi! La visita e la degustazione tra i vigneti a più di 800 mt è stata l’esperienza più bella, con le cime delle montagne che si nascondevano tra le nuvole e giù questa valle magnifica. Molto bella e piacevole anche la cena in compagnia dei produttori, in un ristorante tipico con terrazza vista lago di Caldaro.” Stefania, Drink Shop Lippolis, Putignano BA
  •  “Come sempre partecipo agli stage per crescere culturalmente e professionalmente. Mi ha colpito il vedere in molte aziende giovani in ruoli apicali o importanti, con responsabilità da sostenere. Ho trovato anche insolita, ma importante, la sinergia di comunicazione tra i diversi produttori: tutti hanno parlato del territorio come bene fondamentale per i loro vini.
    Un ricordo speciale che porto a casa sono le panoramiche dalle vigne a 850 mt sulla valle del Brennero, dal vigneto sopra Castel Firmiano, dalla terrazza della cantina di Nals Magreid dove vedevi da Bolzano a Merano.” Andrea, Enoteca La Barrique, Cantù
  • “Abbiamo deciso di partecipare allo stage in Alto Adige, perchè per noi partecipare agli stage è sempre un momento di crescita ed arricchimento professionale, concentrato in 48- 72 ore. Quello che mi ha colpito in modo particolare , e che nonostante fosse periodo pieno di vendemmia, tutti i produttori si sono prodigati nell’accompagnarci  ed illustrarci le varie fasi di lavorazione durante i 3 giorni dei lavori. Quello che portiamo a casa è la consapevolezza che quando si stappa oppure si consiglia una bottiglia di vino dell’Alto Adige, dietro quella bottiglia c’è uno studio attento riguardo la viticoltura , la coltivazione e soprattutto grande dedizione al lavoro dei viticoltori piccoli e grandi Altoatesini.” Giulio e Caterina, L’Angolo Divino, Ruvo di Puglia Ba
  • “Abbiamo deciso di partecipare allo Stage Vinarius in Alto-Adige per due motivi principali. Il primo perchè è una regione all’avanguardia dal punto di vista della ristorazione, accoglienza e soprattutto del vino in grado di fare scuola a molti territori vitivinicoli a livello nazionale. Il secondo motivo perchè è una regione alla quale siamo molto legati emotivamente, quindi è più un punto di vista strettamente personale. Ci ha colpito l’organizzazione, lo spirito di appartenenza e la dedizione al territorio. Personalmente, sono felice di aver appreso come le cantine sociali e le cooperative lavorano in Alto-Adige e torno a casa consapevole del fatto che l’Alto-Adige su questo punto di vista può essere davvero un modello di ispirazione per tantissime regioni e realtà italiane. Ai nostri clienti portiamo a casa innanzitutto qualche piccola ma importante novità in termini di referenze in quanto abbiamo assaggiato dei vini davvero interessanti ma soprattutto una conoscenza più approfondita del territorio e un aggiornamento anche in base ai cambiamenti climatici (emblematico l’esempio di Mazzon che al giorno d’oggi è diventata una zona molto calda mentre Cornaiano risulta interessante alla luce di questi cambiamenti). La descriverei come un’occasione di apprendimento a 360 gradi. Non capita tutti i giorni di poter essere seguiti direttamente dal Consorzio Vini dell’Alto-Adige e avere la possibilità visitare le realtà che abbiamo visto con delle degustazioni di altissimo livello. Sono occasioni e opportunità che vanno colte per noi enotecari in quanto permottono di andare in profondità in un territorio e soprattutto capirne le sfacettatura che lo caratterizzano.” Filippo, Enoteca La Mia Cantina, Padova

Ringraziamo Thomas Augschöll di IDM Südtirol per averci organizzato e accompagnato in questo viaggio di approfondimento.

stage Vinarius foto di gruppo in cantina Alto Adige

Foto di gruppo dalla cantina Nals Marrgreid

 

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