Stage Trentino reportage illustrato
La Vinarius Academy fa tappa in Trentino per l’ultimo stage prima della pausa estiva
Da domenica 9 a martedì 11 Luglio si è svolto l’ultimo Stage estivo del programma di formazione Vinarius Academy del 2023, che riprenderà la sua attività a settembre, sempre nel nord Italia.
Ospiti del Consorzio vini del Trentino, che ci ha guidati tra le eccellenze del suo territorio, sono arrivati a Trento i rappresentanti di sei enoteche italiane, da Campania, Toscana e Lombardia.
Le degustazioni sono state al centro di queste caldissime giornate trentine, gli enotecari hanno avuto la possibilità di assaggiare tantissime referenze, appartenenti a cantine e tipologie diverse, per una panoramica il più ampia possibile sul territorio.
Reportage illustrato dello Stage Vinarius in Trentino
A raccontarvi questa intensa esperienza in compagnia degli enotecari Vinarius tra vigneti a pergola, degustazioni e carne salada ci sono io: Silvia Benedet in arte silviabes, con il mio reportage illustrato fatto di parole, fotografie e disegni. Buon viaggio!
La Val di Cembra, il Müller Thurgau, la Rassegna Internazionale
Appena giunti a Trento, saliamo ancora: ci accoglie la Val di Cembra con i suoi pendii ricoperti di boschi, pergole e i caratteristici muretti a secco.
La nostra destinazione è uno storico palazzo nel cuore del paesino di Cembra. Qui si svolge, da 36 edizioni, la Rassegna internazionale del Müller Thurgau, per esaltare il legame con un vino che è divenuto un simbolo enologico di questa valle. Il vitigno Müller Thurgau (un incrocio tra Riesling Renano e Madeleine Royale, ne abbiamo parlato un po’ più approfonditamente in questo articolo) ha trovato una delle sue case in Val di Cembra, grazie alle notti fredde asciugate dal caldo vendo gardesano.
La Rassegna offre ai visitatori 90 espressioni di Müller Thurgau in degustazione, la maggior parte dal Trentino ma con una buona rappresentanza che viene da oltre i confini provinciali, regionali e addirittura nazionali.
Seguiti da Filippo, gentile e preparato sommelier che si è dedicato al nostro gruppo, abbiamo degustato poco più di sessanta etichette di Müller Thurgau, sia locali che non, compresi i vincitori del Concorso Enologico organizzato in concomitanza alla Rassegna.
I rossi del Trentino
La seconda giornata di Stage è iniziata con una degustazione alla cieca presso Palazzo Roccabruna, la casa delle eccellenze enogastronomiche del territorio nonché sede dell’enoteca provinciale. Gli enotecari hanno potuto assaggiare, guidati da due sommelier, 82 vini rossi del Trentino, autoctoni, internazionali e blend, di una trentina di aziende diverse.
La panoramica sui risultati che i vitigni a bacca nera possono dare in Trentino è stata interessante, ed ha fatto emergere soprattutto le caratteristiche e le tipicità legate al territorio degli autoctoni. Sono stati infatti particolarmente apprezzati gli assaggi di Schiava, Marzemino, Teroldego, Enantio, Rebo, Groppello di Revò e Sennen.
Santa Massenza e le sue distillerie
Santa Massenza è un borgo di meno di 200 abitanti, nella Valle dei Laghi vicina a Trento, in cui probabilmente c’è la più alta concentrazione di distillerie pro capite in Italia (o nel mondo?): sono cinque, tutte piccole realtà gestite da famiglie, tutte con lo stesso cognome: Poli.
Per visitarle ci si sposta a piedi, sono separate da pochi passi l’una dall’altra. La nostra diventa quindi una passeggiata con degustazione, tra i vicoli del borgo che è stato definito “la picola Nizza de Trent” in una poesia di Pranzelores degli anni ‘30, quando le sponde del suo lago erano balneabili e i trentini venivano a trovare refrigerio d’estate.
Dicevamo, le distillerie sono cinque, e questo è l’ordine in cui le abbiamo visitate: Distilleria Casimiro di Bernardino Poli, Distilleria Giulio e Mauro di Giulio e Mauro Poli, Distilleria Giovanni Poli di Graziano e Gianpaolo Poli, Distilleria Maxentia di Valerio e Enzo Poli, Distilleria Francesco di Francesco e Alessandro Poli.
Ogni distilleria ha una sua produzione di grappe trentine, di grappe mono-vitigno (in particolare Nosiola, l’autoctono locale), vari liquori alle erbe e naturalmente, la grappa di Vino Santo (altra eccellenza del territorio) dei quali sono anche tutti produttori.
Tutta la filiera è locale e a gestione familiare, dal vigneto alla distillazione. Se c’è bisogno di più vinaccia fresca, la si cerca da fidati produttori locali, e per le erbe da usare nei liquori ci sono pascoli e boschi dei dintorni.
È stato un viaggio affascinante da tutti i punti di vista: sensoriale, degustativo, culturale.
La Mortandela e i salumi tipici del Trentino
Nell’ultima mattinata di Stage ci siamo presi una piccola pausa dal vino (o meglio, dal vino come focus principale. Era presente, ma come attore non protagonista!) per dedicarci ad un’altra tradizione locale, quella dei salumi.
A raccontarci le carni e i salumi del Trentino c’erano Massimo e Davide, padre e figlio della macelleria Dal Massimo Goloso, rispettivamente macellai di quarta e quinta generazione.
Massimo e Davide ci hanno presentato i loro prodotti: lo speck, la pancetta, la carne salada, la luganega trentina e la mortandela. Quest’ultima è un salume tipico della Val di Non, dalla forma tondeggiante, avvolta nella sua rete, e dal gusto che ricorda quello del salame, leggermente affumicata e finemente speziata, con cannella, pimento, pepe, aglio, sale e chiodi di garofano.
La mortandela si può gustare come un classico salame, sul tagliere o in un buon panino, e nelle ricette locali la troviamo adagiata sopra al tortèl di patate, o come ingrediente nel risotto mortandela e Teroldego.
La presentazione di Massimo e Davide, che ci hanno anche dato vari preziosi consigli su come riconoscere le carni di alta qualità, si è poi trasformata in una chiacchierata sulle similitudini e le sfide dei nostri rispettivi mestieri, che in realtà presentano diversi punti in comune, come il rapporto con i produttori agricoli (gli allevatori per loro, i vignaioli e le cantine per noi) e con i ristoratori di cui siamo fornitori, la ricerca e la formazione continue, il rapporto con il cliente.
Ci ha positivamente sorpreso scoprire non solo la storia e i sapori dei salumi tipici della provincia, ma anche che c’è del movimento nel settore, volto alla ricerca e alla valorizzazione delle carni di qualità, che macellerie come Dal Massimo Goloso, parte del gruppo Macellerie di Montagna, portano avanti egregiamente, anche con eventi come Trentino BBQ, un calendario di serate gastronomiche dove ristoranti e macellerie si incontrano.
Ringraziamo per l’opportunità e l’accoglienza il Consorzio Vini del Trentino, in particolare il Direttore Graziano Molon e Valentina Voltolini, l’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino e i distillatori che abbiamo avuto il piacere di incontrare, e naturalmente Massimo e Davide della macelleria Dal Massimo Goloso per il tempo dedicatoci.
La Vinarius Academy
La possibilità di partecipare agli stage e agli eventi della Vinarius Academy, come lo stage Trentino è riservata alle enoteche associate a Vinarius.
A questo link sono disponibili le informazioni su come associarsi. Per ulteriori richieste scrivici a info@vinarius.it.
Qui puoi leggere i reportage degli stage e viaggi che si sono svolti primo semestre del programma Vinarius Academy di quest’anno:
Trackbacks & Pingbacks
[…] partecipato all’ultimo stage Vinarius (in Trentino) prima della pausa estiva (qui c’è il reportage illustrato) […]
I commenti sono chiusi.